Pane e glicemia non vanno daccordo soprattutto se abbiamo problemi di iperglicemia, una condizione fisica decisamente diffusa soprattutto presso gli adulti e da tenere sotto controllo, in particolare perchè diversi alimenti contengono elementi come i carboidrati in quantità importanti che causano, presso ogni corpo umano, un aumento di glicemia nell’organsimo
Esistono però varianti come il pane integrale, che in senso molto generico (da verificare prodotto per prodotto) riescono a limitare i cosiddetti picchi di glicemia, che normalmente diventano un problema anche serio per chiunque soffre di glicemia alta. Ma come mangiare pane integrale in modo da portare questa forma di controllo o limite sul nostro organismo? Lo scopriremo nelle prossime righe.
Pane e glicemia alta: connubio impossibile?
Qualsiasi alimento dotato di carboidrati, anche quello meno raffinato causa un aumento momentaneo di glicemia, che non viene prodotta dall’alimento stesso ma dall’organsimo: quindi è bene specificare che una condizione di iperglicemia difficilmente è causata solo dalla dieta, quanto più presso lo stile di vita o una condizione di predisposizione.
Il pane in senso generale non va solitamente eliminato ma regolarizzato, e si tende spesso a dare una forma di priorità effettiva a quello integrale. Il problema del pane raffinato è nella sua composizione poco “grezza” che porta i carboidrati presenti ad essere percepiti direttamente come zuccheri veri e propri, comprensibilmente dei vettori di picchi glicemici.
Quale pane integrale mangiare
Possiamo sostituire il pane tradizionale, come quello bianco con varianti integrali, però bisogna assicurarsi che sia davvero integrale al 100 %, con farine che non devono essere di grano duro, ma di qualsiasi altro cereale, dalla soia, fino al farro, passando per la quinoa. Ma quando e come mangiare pane per ridurre i picchi glicemici, vero e proprio pericolo?
- Possibilmente, mai da solo, anche il pane di miglior qualità è troppo impattante sulla salute per non rappresentare un rischio di aumento glicemico
- Meglio utilizzarlo come “accompagno” dei vari piatti, magari associandolo ad una continua fornitura di acqua da bere e verdure
- Evitare di consumarlo come “fine pasto” effettivamente parlando
Il pane, anche quello integrale modifica comunque parzialmente il contenuto di glucosio del sangue, ma la quantità di fibre che è maggiore rispetto alla media del pane tradizionale, aiuta a smaltire effettivamente questi elementi in modo naturale, ricordando sempre che una idratazione costante è essenziale, indifferentemente dal consumo del pane.
Allo stesso modo, è una ottima scelta acquistare prodotti come il pane con meno contenuto di sodio possibile, in quanto è un vero e proprio nemico (se in quantità eccessive, con i prodotti da forno è facile “sgarrare”) dell’organismo, soprattutto di chi soffre di iperglicemia, con la disidratazione che diventa un fattore vero e proprio problematico da contrastare.