Attenzione a queste piante: possono diventare dei veri portasfortuna

Quando si parla di piante, si apre un mondo di significati simbolici a dir poco unico. Chi ama il giardinaggio lo sa: coltivare una determinata specie va ben oltre la ricerca di un appagamento visivo. Chiama in causa, come già detto, implicazioni riguardanti la tradizione e la saggezza popolare che, in alcuni casi, associa a determinate piante immagini di sfortuna. Anche se non sei superstizioso, leggere questa guida ti aiuterà a fare luce su informazioni interessanti legate alla sinergia fra tradizioni popolari e giardinaggio.

Non importa che tu debba arredare da zero una stanza o che ti trovi nella situazione di dover cambiare una pianta che non ti piace più: in tutti i casi, può avere il suo perché scoprire quali sono le specie che, se si ha intenzione di propiziare il benessere proprio e delle persone care, è meglio non tenere tra le mura domestiche. Cosa aspetti a scoprirle in questa guida?

Le 5 piante che portano sfortuna in casa: quali sono?

Sono diverse le piante che, secondo la saggezza popolare, se posizionate in casa porterebbero sfortuna. Tra queste spicca la Spina di Cristo, pianta succulenta originaria del lontano Madagascar. Quando la si chiama in causa, è bene ricordare che, posizionandola sul davanzale della finestra, le cose cambiano, con l’innescarsi di una vera e propria protezione dalle energie negative. Da evitare in casa sarebbe anche la Sansevieria, così come l’edera. La regina delle piante rampicanti, secondo una parte della tradizione popolare, arriverebbe addirittura a togliere energia vitale. Anche in ambienti indoor non è considerata una specie che propizia benessere, bensì sensazioni come l’apatia.

I più superstiziosi evitano altresì di tenere in casa il geranio, pianta floreale che renderebbe pesante l’atmosfera, attirando sfortuna su chi vive in un determinato contesto domestico. Non è un caso che molti lo tengano solo in balcone o in giardino, dove ha il grande vantaggio di rappresentare un valido repellente contro le zanzare. Attenzione, se si crede nella sfortuna, anche a non tenere in casa i cactus, dalle cui spine, secondo alcuni, si propagherebbe la malasorte. Pure in questo caso lo spostamento all’esterno non rappresenta un grande problema, in quanto si parla di piante che prediligono l’esposizione diretta alla luce.

La pianta miseria porta sfortuna?

Un’altra pianta che, se si è appassionati della sinergia tra giardinaggio e saggezza popolare, almeno una volta si è sentito chiamare in causa associandola alla sfortuna è la pianta miseria. Nota anche con il nome di Scindapsus aureus, è apprezzata per la sua notevole facilità di cura. Attenzione, però: secondo il Feng Shui, l’antica disciplina orientale che fornisce consigli su come disporre gli arredi in casa per ottimizzare il benessere, non è adatta a tutte le stanze. Ecco quelle dove non andrebbe messa:

  • Camera da letto
  • Bagno
  • Cucina

Si tratta di ambienti che, secondo gli esperti di Feng Shui – molti architetti hanno scelto di specializzarsi in questa disciplina antica ma con un impatto grande ancora oggi – sono caratterizzati da una particolare necessità di mantenere un flusso di energia positivo. L’eventuale presenza della pianta miseria può interferire negativamente con tutto ciò. C’è molto di più! Questa specie, infatti, è famosa per la sua capacità di attrarre ioni negativi, il cui accumulo, a detta di diversi professionisti della salute, provocherebbe problematiche come il mal di testa.

Quando si parla della pianta miseria, ci sono cose importanti da sapere per gestirne al meglio la collocazione al di là di superstizioni popolari. Non dimentichiamo, infatti, che abbiamo a che fare con una specie tossica per gli animali domestici. Se si divide la propria quotidianità con un cane o con un gatto, è il caso di spostarla in zone a loro non accessibili o di puntare proprio su altre piante.

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