Allerta assegno unico: ecco cosa cambia dal 2025

Negli ultimi tempi, con le notizie che affollano i telegiornali in merito alla manovra che il governo sta decidendo di mettere in essere per quanto riguarda assegni di tutti i tipi, quello che sta sfuggendo alla maggior parte delle persone è la comprensione di ciò che resta, ciò che viene tolto e di tutto il resto delle novità. Perché di questo parliamo: novità, buone o cattive.

Cosa cambia allora per quanto riguarda l‘assegno unico a partire dall’inizio del 2025? Ancora non è molto chiaro, in realtà. Ma possiamo comunque affrontare il problema per capire cosa effettivamente c’è in ballo e se ci saranno dei limiti per poterlo richiedere e ovviamente ricevere. Cerchiamo di capirlo insieme in questo articolo dove delucideremo quello che ci è dato sapere, almeno fino a questo momento.

Cos’è l’assegno unico?

L’Assegno Unico è un sostegno economico attivo dal 2021, con la legge n.46, attraverso il quale si dà una mano di aiuto alle famiglie che figli a carico. I destinatari pertanto sono tutte quelle famiglie che hanno uno o più figli a carico che hanno più di 21 anni, includendo anche i figli disabili con la differenza che per loro non ci sono limiti d’età. L’importo varia in base al numero dei figli, al reddito ISEE e in parte anche all’età dei figli ( in questo particolare caso, una volta raggiunta la maggiore età, fino ai 21 anni l’assegno per questi figli verrà progressivamente ridotto fino a totale eliminazione).

La misura ha visto praticamente sparire tutti gli assegni o bonus vari che esistevano (come il bonus bebè), riconducendo tutto in questa soluzione unica e più assicurata nel tempo. Per accedere basta presentare una domanda online al sito dell’INPS o presentando la domanda direttamente tramite un CAF; in entrambi i casi verrà richiesto l’ISEE aggiornato con i dati di tutti i figli e dei genitori.

Quali novità interessano questo assegno unico?

In questo momento, in Italia si vive un forte momento legato di crisi, legata all’inflazione in atto, che va a danneggiare l’economia del Paese, rendendo difficile l’arrivo a fine mese delle famiglie e dei meno abbienti e richiedendo ovviamente degli aiuti finanziari che possano in qualche modo incrementare e fare crescere gli acquisti. Ecco perché i cambiamenti in atto interesseranno nel 2025 anche l’Assegno Unico:

  • incremento degli importi per i redditi più bassi
  • estensione della misura a più beneficiari, ampliando anche i limiti d’età
  • ci sarà una semplificazione delle procedura di richiesta e di aggiornamento per l’Assegno e per l’ISEE

Insomma, una riforma, almeno in questo caso, votata al miglioramento della misura che ormai è in atto da 4 anni e di cui beneficiano davvero numerose famiglie in Italia. I vantaggi sono sempre presenti e tutti utili a migliorare l’economia familiare, e a permettere a propri figli di poter usufruire di un numero crescente di servizi, al di là di quelli offerti dalla scuola.

Finora, comunque la misura non è stata ancora attuata, bisognerà attendere ancora qualche altra settimana per capire come si aprirà il prossimo 2025. Ma i presupposti sembrano essere davvero molto interessanti e volti tutti a migliorare ulteriormente la vita di chi già beneficia dell’Assegno Unico e per chi avrà adesso accesso all’aiuto finanziario con l’ampliamento della misura governativa.

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